Sindrome di Raynaud: cos'è, come viene diagnosticata e come attenuare i disturbi
Il Fenomeno o la sindrome di Raynaud è una problematica caratterizzata dall’eccessivo e anomalo restringimento dei vasi sanguigni in presenza di stimoli scatenanti come: sbalzi di temperatura, emozioni intense, che alterano il flusso sanguigno nelle zone periferiche del nostro organismo, quali le dita. Nei casi più gravi, la riduzione della circolazione a livello delle dita può diventare cronica e portare alla formazione di ulcere.
Sindrome di Raynaud: quali sono i suoi sintomi?
Nel corso dell'attacco vasospastico, un paziente può manifestare tipicamente tre fasi:
- Pallore: in presenza di basse temperature, la pelle diventa pallida o bianca, fredda e insensibile;
- Cianosi: quando l'ossigeno è carente o esaurito, l'area colpita inizia a diventare bluastra;
- Arrossamento: quando l'episodio si attenua o la zona viene riscaldata, la pelle assume un colore rosso dato dal'aumento del flusso di sangue. Il ritorno della normale irrorazione può causare formicolio, intorpidimento e dolore.
Nella maggior parte dei casi gli attacchi possono durare da meno di un minuto a diverse ore. Dopo il riscaldamento, di solito, sono necessari 15 minuti per ripristinare il normale flusso di sangue nella zona coinvolta.
Sindrome di Raynaud: quali sono le cause?
Questa patologia viene innescata dall'esposizione al freddo. In circostanze normali, la reazione del corpo alle basse temperature consiste nel limiare la perdita del calore. Per conseguire questo risultato, i vasi sanguigni sotto la superficie della pelle iniziano a restringersi ed il sangue è deviato verso gli organi vitali. La sindrome di Raynaud potrebbe, quindi, essere considerato come un’esagerata risposta naturale del corpo allo stress termico.
Il risultato dell'estrema vasocostrizione è una diminuzione dell'afflusso di sangue alle rispettive regioni, che porta il tessuto all’ipossia.
Episodi ricorrenti di sindrome di Raynaud possono causare atrofia della pelle e dei tessuti sottocutanei e muscolari.
Il fenomeno di Raynaud però può avere un'origine solo funzionale, quindi non legata a stati patologici, ed essere favorita da:
- abitudini lavorative: pianisti o suonatori di flauto, esposti a vibrazioni continue, ad esempio sono più a rischio);
- stile di vita(fumo);
- uso di farmaci(come alcuni usati per le cardiopatie) o estrogeni.
Sindrome di Raynaud: come viene diagnosticata?
Esistono diverse tipologia di analisi che possono diagnosticare questa patologia ad esempio:
- esame emocromocitometricocompleto può contribuire a confermare le condizioni artritiche ed autoimmuni ed indicare se il paziente è a rischio di sviluppare una malattia del tessuto connettivo;
- anticorpi anti-nucleo (ANA) e la determinazione della velocità di eritrosedimentazione (VES);
I test che possono essere effettuati per confermare la diagnosi sono:
- Capillaroscopia ungueale: consiste in un semplice esame al microscopio dei piccoli vasi sanguigni alla base dell'unghia;
- Test di stimolazione al freddo: prevede l'immersione della mano del paziente in acqua ghiacciata, per provocare un episodio. Tuttavia, questo esame non sempre funziona, in quanto tutto il corpo ha bisogno di essere esposto al freddo prima di manifestare il fenomeno di Raynaud;
Sindrome di Raynaud: come possono essere attenuati i disturbi?
Tutti questi punti che verranno elencato sono delle piccole accortezze che aiuteranno ad attenuare i disturbi.
- Smettere di fumare: la nicotina può compromettere ulteriormente la circolazione, restringendo i vasi sanguigni e rendendo più lento il flusso di sangue nelle zone periferiche;
- Evitare di assumere farmaci, che causano costrizione o spasmo dei vasi sanguigni;
- Evitare brusche variazioni di temperatura;
- Proteggere mani e piedi dal freddo utilizzando guanti, calze e stivali;
- Evitare le attività o le sostanze come la caffeina che possono scatenare un attacco;
- Cercare di ridurre al minimo i livelli di stress: alcune tecniche di rilassamento possono aiutare a gestire disturbi emotivi o psicologici.