Orientamento scolastico: fare la scelta giusta è necessario per garantire il benessere psico-fisico degli studenti
Gli open day e le presentazioni degli istituti scolastici sono momenti fondamentali per dare ai ragazzi in uscita dalla terza media un’idea di quale percorso formativo potrebbe aprire le porte del loro futuro.
Il successo scolastico e, in prospettiva, professionale, è la base per costruirsi un percorso di carriera soddisfacente ma anche un buon livello di benessere psico-fisico.
Orientamento scolastico e benessere: no agli stereotipi di genere
Un primo ed importante punto di riferimento che dovrà servire agli studenti per scegliere il percorso di studi a loro più idoneo è costituito dal non farsi ingabbiare dagli stereotipi di genere.
Avere al proprio fianco una famiglia che non blocchi alcuna propensione è fondamentale: se una ragazza è appassionata di meccanica o elettronica o un ragazzo ama la letteratura classica, niente e nessuno può intromettersi in questa scelta.
Il percorso di studi imposto dalla famiglia e poco sentito dallo studente rischia di trasformarsi in una gabbia, che costringerà i ragazzi ad una vita e ad una professione che non sentono loro, aumentando notevolmente il livello di stress e fatica.
Dispersione scolastica: i dati
Secondo l’ultimo rapporto del MIUR, nel passaggio al successivo anno hanno abbandonato la scuola media 9.445 alunni, pari allo 0,56% del totale nazionale, mentre altri 6.322, pari allo 0,37%, hanno lasciato nel passaggio tra i cicli scolastici di primo e secondo grado. Numeri più consistenti riguardano la scuola superiore, dove gli abbandoni sono stati in totale 86.620, pari al 3,33%.
In pratica 102 mila studenti hanno abbandonato la scuola italiana in un solo anno scolastico.
La dispersione scolastica in Italia, sia nella scuola media che nella superiore, riguarda principalmente i maschi. Secondo il report, abbandonano le scuole medie lo 0,59% dei maschi, contro lo 0,51% delle femmine, divario che cresce alle Superiori (4% dei maschi e 2,6% delle femmine).
La dispersione scolastica, inoltre, è più consistente nel Mezzogiorno, dove per la scuola media i tassi più alti si trovano in Sicilia, Calabria e Campania. Per la scuola superiore il quadro è simile, ma con numeri proporzionalmente più alti. Il momento più critico è la transizione tra le medie e le superiori. Nel delicato passaggio tra i due cicli scolastici sono 6.322 gli alunni che hanno abbandonato la scuola, pari all’1,14% di coloro che hanno frequentato il terzo anno della media.