
Obesità infantile: un nuovo ingrediente per contrastarlo
L’Italia gode di tanti primati, ma quello di cui stiamo per parlare è decisamente poco lusinghiero. Secondo l’ultimo rapporto dell’OMS infatti, il nostro Paese è secondo in Europa per obesità infantile.
Tutta la nazione è soggetta a questo fenomeno, con particolari punte al Sud: in Campania, ad esempio, il 44,2% dei bambini è obeso o sovrappeso.
Il 70% di questi minori poi, rischia di rimanere obeso anche in età adulta, con un’aspettativa di vita che si riduce dai 5 ai 20 anni in meno rispetto a soggetti normopeso.
Combattere l’obesità infantile è un dovere e per farlo è necessario partire da una dieta sana ed equilibrata ricca di fibre vegetali in grado di indurre, attraverso una regolazione di composizione e funzioni del microbioma intestinale, un effetto protettivo nei confronti di questa patologia.
Il nuovo ingrediente “anti obesità infantile”
Il trial clinico denominato “BAPO” (Butyrate Against Pediatric Obesity) è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica JAMA.
Unico del genere realizzato in ambito pediatrico, lo studio è stato condotto dall’equipe guidata dal professor Roberto Berni Canani (Direttore del Laboratorio di Immunonutrizione del CEINGE Biotecnologie Avanzate e del Centro di Allergologia Pediatrica del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali – Università degli Studi di Napoli Federico II), con lo scopo di valutare gli effetti della somministrazione orale di acido butirrico in pazienti pediatrici affetti da obesità.
Acido butirrico: è proprio lui l’ingrediente che potrebbe portare a nuovi ed inattesi risultati.
Si tratta del metabolita prodotto dal microbioma intestinale a partire dalla fermentazione delle fibre della dieta.
I risultati del trial clinico
Durante il trial, i bambini affetti da obesità hanno ricevuto, oltre al trattamento standard, che comprendeva modifiche delle abitudini alimentari e dello stile di vita, una supplementazione orale di acido butirrico per 6 mesi.
Come si legge nell’articolo pubblicato: “Al termine del periodo di studio, nei bambini trattati con acido butirrico è stato osservato un maggiore decremento ponderale associato ad un miglioramento del metabolismo degli zuccheri e dei grassi, degli indici di infiammazione e una riduzione della grelina, il principale ormone che regola il senso della fame».