Deficit cognitivi nell’anziano: una nuova piattaforma digitale per la riabilitazione
Si chiama E-memory care e si prefigge lo scopo di contrastare in modo efficace il deterioramento delle capacità cognitive dell’anziano sfruttando le nuove tecnologie.
Prevenire e diminuire le ospedalizzazioni di anziani è un altro importante tassello del progetto: basti pensare alle dimensioni del fenomeno in Italia dove 4,2 milioni di uomini e donne soffrono di questi problemi (sono 600 mila solo quelli colpiti da demenza di Alzheimer).
I dati e le previsioni delle autorità sanitarie internazionali sono francamente preoccupanti. Si calcola che in tutto il Pianeta il numero dei pazienti raddoppierà nel 2030 e triplicherà nel 2050 con 7,7 milioni di nuovi casi all’anno. L’impatto economico sui vari sistemi sanitari sarà di circa 604 miliardi di dollari l’anno
Come funziona la piattaforma per prevenire e contrastare il deficit cognitivo
Si ratta di un ambente digitale, unito a quattro app, che consentono di seguire esercizi volti alla stimolazione e alla riabilitazione di questi soggetti che potranno “allenarsi” nel comfort della loro casa, evitando ospedalizzazioni.
Gli esercizi proposti sono diversi e toccano varie aree: quella conoscitiva, ma anche quelle affettiva, sociale, comportamentale e relazionale.
Il progetto è stato ideato da una giovane studente prossima alla laurea in psicologia, Marianna Messina, e si avvale di un Advisory Board scientifico che riunisce psicologi, psichiatri, neurologi, nutrizionisti, fisiatri, cardiologi, neuro-psicologi ed economisti. “e-MemoryCare” è patrocinato da Senior Italia FederAnziani.